Pagina:Petruccelli - I moribondi.djvu/139

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ha prontezza di risorse, non ha sintesi, è personale, ristucca quando parla — in una parola, è un corpo completamente opaco, e giammai uno straniero che cadesse nuovo nelle nostre sedute si dubiterebbe, a vederlo, ad udirlo, a riudirlo, a udirlo di nuovo, a vederne la tattica, che quello sia il dittatore della destra. Mille e mille volte questo posto sarebbe meglio spettato al Minghetti, al Mancini, allo stesso Lafarina, ed a chiunque altro. Come semplice deputato, poi, il Lanza è uno dei pregevoli e distinti membri della destra. Egli ha la frega degli ordini del giorno — e ciò si comprende, dovendo sintetizzare l’opinione della destra.

Vicino al Farini, o in quelli banchi, si rimuove il signor Boggio, l'ergoteur lo più complimentoso ed al medesimo tempo lo più aggressivo della Camera. Intelligenza svegliata, parola facile, tendenza pronunziatissima al paradosso, spirito fantastico e stravagante, spingendo l’indifferenza del che se ne dirà? fino al difendere le proposizioni le più assurde, ed attaccare gli atti i meno pericolosi del governo.... ecco il tipo di questo arguto, corto e grosso professore del dritto costituzionale dell’Università di Torino. Poco lungi sta il signor Pasini, il quale è incontestabilmente uno degli uomini i più eminenti della nostra Camera. Il signor Valentino Pasini si arranga tra i finanzieri. Egli ha pubblicati parecchi articoli ed opuscoli sulle finanze italiane ed austriache. È il primo che abbia parlato in blocco della situazione finanziaria d’Italia e della necessità economica che