Pagina:Petruccelli - I moribondi.djvu/45

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costantemente con la destra: altri che, anche sedendo alla destra, votano talvolta con la sinistra. — Verdi, per esempio, Gallenga. Poi vi sono le farfalline. Sfido chi possa assicurare a qual nuance della destra appartengono Broglio, Alfieri, Scialoia ed oggi Minghetti — ed altri parecchi. Nelle prime settimane videsi anche qualche cosa di più curioso. Un deputato siciliano, il signor Paternostro, andarsene alla destra per attaccare qualche deputato dell’estrema sinistra, onde esser sostenuto e sedere nondimeno alla sinistra, a lato di Lafarina, suo capo di fila. Queste due altre farfalle si sono ora fissate — non è duopo dir dove. Un bey dell’Impero ottomano ed un consigliere di Stato del Regno d’Italia non poterono incanagliarsi tra gli onorevoli della sinistra.

La destra non ha tinte ben recise; se non che seggono su i suoi banchi parecchi pretendenti, parecchi rivali più o meno mascherati del conte di Cavour — o di qualunque altro ministro — cui cercano rimpiazzare. Ricasoli, Mamiani, Buoncompagni, Farini, Lanza.... sono là, spiando l’ora, l’occasione, il pretesto sia per dare addosso al Gabinetto che naufraga, sia per essere chiamati a farne parte. Essi hanno un occhio al banco dei ministri, un altro alla sinistra dove accampa il terzo partito. Essi attendono un segnale. La massa della destra vota come un sol uomo col Ministero. Su questi banchi sonovi altresì gli agenti provocatori, gli abbaiatori del conte Cavour. Trattasi di offendere qualche membro della sinistra, di gittare una parola malevola contro Garibaldi, di accusare il