Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/135

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gran disbrigatore di salmi, grande sbarazzatore di messe, bel nettatore di vigilie: per tutto dire sommariamente, vero monaco se unqua ne fu, dopo che il mondo monacante monacò delle monacherie: del resto chierico sino ai denti in materia di breviario1."

Il suo colorito rubicondo, la sua barba nera, i suoi occhi a fior di testa, le sue labbra a cercine, il suo doppio mento, le larghe narici, i bianchi denti, il comodo adipe, il pelame arruffato e nero, indicavano bene che la natura aveva tagliato quest’uomo e lo aveva destinato ab eterno ad essere zoccolante e confessore di re. Appetiti formidabili, scrupoli smilzissimi, desiderii irresistibili, organi poderosi, stoffa da corazziere sciupata in tonaca, tonaca portata da tagliacantone, croce di vescovo a mo’ di bandoliera.... ecco mons. Cocle. Con ciò, vernice di corte, potenza di volontà per domare le sue inclinazioni, voce resa dolce dal volere, l’olio episcopale per rendere scorrevoli gli incastri e le ruote di questo ordigno di ferro, ipocrisia rappresentata con maestria.

Questo aspetto marziale ed apostolico aveva sedotto un re marziale e devoto. Monsignor Cocle fa-

  1. «Juenne, galant, frisque, dehait, bien à dextré, hardi, adventureux, dèlibérè, hault, maigre, bien fendu de gueule, bien advantagé en nez, beau déspecheur d’heures, beau disbrideur de messes, beau déscroteur de vigiles; pour tout dire sommairement, vrai moine si onques en fut, depuis que le monde moinant moina des moineries; au reste, clerc jusques és dents en matiére de breviaire.» Rabelais.