Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/279

Da Wikisource.

trovarsi alla presenza di lei. Preferì il re, cui dicevano più accessibile, assai pio, plebajuolo. Ma in che modo prendervisi? Ella ignorava come si dimandassero le udienze: in ogni caso prevedeva d’istinto che anche ottenutala, quell’udienza, l’audizione sarebbe stata ritardata. Ed infrattanto suo fratello soffriva e la sua sorte si decideva forse. Una parola, cui colse al volo in una conversazione degli amici di lady Keith, le servì d’ispirazione.

Si parlava di una manifestazione che aveva avuto o doveva aver luogo contro l’ambasciatore d’Austria principe di Schwartzemberg, cui si considerava come l’istigatore principale della reazione e della resistenza del re ai principii più liberali che cominciavano a farsi giorno anche a Roma! Lady Keith odiava il principe austriaco, considerandolo come l’autore dell’ostilità cui la Corte di Napoli mostrava allora a Pio IX — al Pio IX di fantasia che avevamo fabbricato nel 1847 pel bisogno della nostra causa. Ed a causa di ciò l’antipatia di lady Keith pel re erasi aumentata. Si rallegravano dunque dell’insulto che l’inviato del principe di Metternich stava per ricevere. Non era cotesto un indicare a Bambina l’uomo a cui ella doveva rivolgersi per penetrare fino al re! In ogni caso, le sembrò più facile di abbordare il principe di Schwartzemberg che Ferdinando II.

Gli amori di questo principe con una dama napolitana avevano fatto un certo strepito. Lo si diceva uomo grazioso, che lasciavasi facilmente avvicinare, non altiero che con i suoi pari, cavalleresco verso le donne. Forse se ne esageravano i