Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/281

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Stato. Voi siete una bellissima donzella, è vero. Lavorate voi per.... conto vostro, o per conto dello Stato?

Bambina arrossì e non rispose. Si assise. All’istesso momento si udì uno strepito di cavalli nella corte, poi un rumore di passi nelle scale.

— È Sua Eccellenza, gridò il lacchè: tiratevi da banda.

Bambina, al contrario, si precipitò verso il ballatoio, e gridò:

— Signore ambasciatore, sbarazzatemi, di grazia, dalla petulanza dei vostri domestici. Ho bisogno di parlarvi, all’istante da solo a sola, per interessi considerevoli.

Il principe di Schwartzemberg si fermò di corto e squadrò attentamente la fanciulla, cui l’animazione rendeva più bella. E’ fu colpito dalla voce, dal sembiante, dal contegno, dall’accento, dalla voltura della frase, dalla limpidità cristallina dello sguardo, dall’emozione ch’ella manifestava.

— Entrate, signorina, disse egli infine, salutando pulitamente Bambina.

Una doppia siepe di lacchè incipriati e gallonati salutò fino a terra. Il principe precede, aprendo la porta per lasciar passare Bambina. Essi traversarono così parecchie sale e saloni ed arrivarono al gabinetto particolare del principe. Bambina non vide nulla, non guardò a nulla. Si fermarono in quella stanzina, che non aveva altre porte. Bambina, senza esservi invitata, si lasciò cadere sopra un canapè. L’emozione l’aveva spossata. — Il principe di Schwart-