Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/325

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nirsi di nuovo quando i siciliani arriverebbero, per comunicar loro ciò che avevano deciso e ciò che avevano fatto. Questo avviso fu adottato.

Il marchese di Tregle aveva ragione: ciò che fa periclitare tutte le cospirazioni sono l’esitazione, gli aggiornamenti, ed il gran numero di cospiratori. Perchè Orsini mancò appena di riuscire? perchè era solo e non volle rimettere ad un altro giorno l’esecuzione dell’attentato, — il quale se fosse riescito, uccidendo Napoleone III, avrebbe infallibilmente ucciso l’unità italiana.

Io non biasimo Orsini però. I popoli schiavi a cui si rifiuta la spada, la penna, la parola, hanno il diritto al pugnale.

La dottrina del regicidio è complessa, ed ecco perchè i pubblicisti, i padri della Chiesa, i teologi ed i papi essi stessi hanno espresso delle opinioni diverse. Tale forma di governo, tale avvenimento extra-legale, e quindi tal mezzo di difesa e di attacco dalla parte di coloro che sono colpiti.

Ora gli era precisamente il caso cui stavano a discutere i delegati: bisognava uccidere il re?

Il padiglione ove la riunione doveva aver luogo aveva due piani, sopra un sottosuolo. Un corridoio separava le due camere di ogni piano. Le finestre del primo erano a petto di uomo: si potevano scavalcare e discendere nel giardino, dal giardino si poteva vedere ciò che accadeva nelle camere. Un boschetto di lauro-rosa circondava il padiglione e quasi lo celava. Delle spalliere di rose lo fiancheggiavano. La porta aveva due scalini. Stuoie cinesi proteggevano le finestre contro l’afa esterna. Non