Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/352

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vere tranquilli, che avevano qualche fortuna più degli altri, che volevano essere esenti da certi servizi obbligatorii, che volevano godere dell’aria, della loro povera pietanza, del passeggio nella corte, del sonno, andare al parlatorio per vedere la moglie od i figliuoli, in una parola, fruire del dritto di vita cui la sentenza della Corte delle Assise aveva lasciato loro. I più determinati, i più disperati, i più facinorosi si appropriavano questo balzello di assicurazione, facendo, ben inteso, la parte del leone al comandante del bagno, al cappellano, ai carcerieri, al ministro della marina che portava i suoi risparmi a S. M. Laonde non si aveva più il diritto di lamentarsi di checchè sia, — neppure del nutrimento abbominevole e della lurida casacca gialla che gli appaltatori somministravano, gli appaltatori avendo pagato il loro balzello di franchigia ed acquistato il diritto di rubare impunemente quei miserabili.

Filippo llu guappo si era costituito capo della camorra nella sua camerata, in relazione coi capi delle altre sale. Gabriele aveva ricusato di far parte della camorra, ma lo si era esentato da ogni pagamento e da ogni servitù, conoscendolo capace di resistere ad ogni costo. I politici erano ammucchiati in quella camerata. Gabriele li avvicinava. Gli si era appiccato il soprannome di paglietta perchè aveva imparato a leggere ed a scrivere dal capellano del bagno, e perchè, in tutte le contestazioni, lo si consultava e lo si prendeva per arbitro. E’ faceva tutto il bene che poteva, e si asteneva dal male cui avrebbe potuto rendere a