Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/96

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andare a prendere il posto: non bisogna farlo aspettare. Il pubblico è impaziente di far le sue divozioni; non bisogna rattenerlo: le sue occupazioni lo chiamano altrove.

La chiesa del Purgatorio è la provvidenza del prete ridotto all’estremità. Chiunque voi vi siate, indossate un arnese scuro, tendete un po’ i vostri capelli alla sommità del cranio, siate sporco a dovere, radete i vostri baffi ed andate. La prima volta vi occorrerà forse un pastor bonus, di cui non si riguarda sì d’appresso la marca di fabbrica, ovvero qualcuno che garentisca, per dieci soldi, che voi siete prete; poi, non più formalità. Entrate. Nella sacrestia si tien pronto un luccaccio nero, che passa di spalla a spalla, e che nasconde i vostri cenci, i vostri abiti un po’ laici, i vostri stivali alla scudiera, — per dir la messa bisogna essere in sottana, — vi tuffate dentro, covrite la saiaccia con altri paramenti sacerdotali, prendete il vostro turno, e via! Appena la messa terminata, vi danno due carlini, — 18 soldi, — e che Dio vi accompagni. Se ciò non basta al vostro sostentamento, andate in un altro rione lontano della città e ricominciate la rappresentazione.

— Ma gli è un sarilegio! dissi io un giorno ad un prete.

— Niente affatto, e’ mi rispose. Io non consacro che una volta sola; ed il buon Dio non me ne vorrà se mi aiuto in questa guisa. Posso vivere con 18 soldi al giorno?

Ora, qual’è la sorgente di questi numerosi diciotto soldi? Perocchè si spippolano in questa chiesa qualche cosa come duegento messe al dì.