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isvapora come una goccia d’acqua al sole. Morta, pentita, o trasfigurata, ha detto Fuina. Ecco tre strade che dobbiamo percorrere per arrivare all’incognito. Chi muore lascia una traccia.
— Sì, ma chi cangia nome, ordinariamente non ne lascia alcuna. Ed è quella, appunto, la strada che sceglie chi vuol sottrarsi alla polizia.
— Ma allora che fare?
Don Gabriele si grattò il capo, mandò fuori una boccata di fumo, poi aggiunse lentamente:
— Ascolta, giovinotto. Se questa donna è morta, o se si è pentita, il tuo colonnello non ha più nulla a che farci. Torna lo stesso, è perduta per lui.
— Dunque? chiese Bruto con ansietà.
— Dunque, continuò don Gabriele, noi abbiamo da constatare una cosa sola: che la non è a Napoli.
— Ma se la polizia non ne sa nulla e rinuncia a cercarla, come arriveremo noi a scoprirla? Conosci forse tu un altro Cristoforo Colombo?
— Vedremo; tanto più che c’è quivi di mezzo una ragazzina.
— Ma in che maniera?
— In che maniera? ecco: io ragiono così. Una donna, che fugge dal ritiro delle Pentite, rubando delle bazzecole, lo fa per andare a corte, o per andare a civettare in una carrozza blasonata alla Riviera di Chiaja.
— Mi par chiaro questo.
— Una donna giovane e bella ancora, che