Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/190

Da Wikisource.

dapprima le cose utili per sè e per gli altri — ed ei m’insegnò la storia naturale, la botanica, le geologia, la chimica, la fisica, la meccanica, le matematiche, l’economia politica, la storia.... Restammo lì. La rivoluzione mi chiamò.

— Come? avete tutto codesto nel vostro capo, e sareste ridotto a non servirvi che delle vostre braccia? No, no, io non penso che ciò sia giusto. Abbandonerete la miniera. E’ mi sembra impossibile che il governatore della Siberia orientale non trovi qualche cosa a farvi fare, non fosse che chiamarvi a suonare i valzer sul piano della signora Jukowski per far danzare le sue figliuole! Infrattanto, vi prendo come mio secretario fino ad Yrkutsk. Ho non poche carte da mettere in ordine, e son dietro daFonte/commento: Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/376 redigere una memoria per lo Czar. Voi vi caverete di questa bisogna meglio di me, poichè voi siete economista, geologo e botanico.....

— Io non ho lo stile imperiale, signore: ve ne prevengo.

— Lo ritoccherò io. D’altronde non si tratta di suppliche. Io era un semplice mercante di Tomsk, e col lavoro e l’industria ho guadagnato qualche milione, e ne fo guadagnare per centinaia al Governo. Ho avuto l’occasione di vedere, di osservare, di riflettere molto. La non può durare così in Siberia. Ci mandano qui, tutti gli anni, diecimila condannati in media, senza contare gli anni ubertosi delle rivoluzioni polacche; i matrimoni non scarseggiano; la vita non è punto cara: al contrario; il suolo produce tutto, malgrado gli otto mesi di verno terribile che pesa su noi; abbiamo dei corsi di acqua magnifici; uno strato di humus fertilissimo sopra