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il mare Glaciale a primavera, onde sottrarsi ai calore ed alle zanzare, e ritornano nelle foreste della pianura il verno per trovarvi un po’ di caldo. Le steppe dei torendasFonte/commento: Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/376, della sponda sinistra dell’Anadyr, ne formicolano. L’immensa contrada che principia all’Omolone e si stende fino allo stretto di Behring, tra la via sinistra dell’Anadyr ed il mare Glaciale, è abitata dei Tsciuktscias a renne. Arriveremo quindi a procurarci una muta, il cui nutrimento non ci costerà nulla, e la cui forza e l’abitudine di soffrire sono superlativi. I nostri cani ci serviranno a cacciare le renne. Imperocchè non basta di giungere alla baia d’Onemene, nel golfo; ma bisognerà forse risalire verso il nord, o costeggiare il mare all’est per...

Metek si tacque. Aveva egli indovinato il mio segreto, al pari dell’esaule di Verknè-Kolimsk? Io penso che sì...

Le ripe dell’Anadyr sono molto erte a destra, appiattate in parte a sinistra. Da un lato si osserva la catena degli StunovoiFonte/commento: Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/376, che comincia là verso il mare di Okhotsk, e prolunga i suoi picchi fino al mare di Behring. Dall’altro lato, sono stagni frastagliati da piccoli laghi, numerosi torrenti e fiumi, e parecchie colline del paese dei Tsciuktscias. Vi è ancora a destra qualche selva, ma lontana, e non raggiunge nè i torendras a sinistra nè le rive del mar Glaciale. Il corso dell’Anadyr è seminato qua e là di isole, e riceve un gran numero di affluenti. Gli ostacoli, che sbarrano il suo letto, si rinnovellano di frequente, ma non sono insormontabili. Incontrammo tutti i pericoli, tutte le sofferenze, tutte le fatiche che avevamo affrontate fin qui: freddo, guerra di elementi, privazioni, inseguimenti di bestie affamate, la vista di