Pagina:Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/184

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si raccontava, che il dottor conte di Nubo era partito per la Svizzera e che il dottore Pinel l’aveva rimpiazzato presso della principessa di Lavandall, la di cui ragione dava segni di smarrimento funesto — dopo una lettera ricevuta dalla Russia.

Maud, profondamente abbattuta, gettò il giornale nel fuoco.

Ah! i giornalisti non sanno che colpi terribili e’ portano sovente sopra taluni, quando mandan giù certe novelle con indifferenza, per disannoiare tal’altri!

— Ma che ò fatto io dunque a questa gente perversa — sclamò Maud — perchè mi calunnia così?

Povero moscherino!

Ella non sospettava punto qual diabolico ragno tesseva intorno a lei i fili del suo destino!

Il dottore di Nubo, che seminava dovunque gli aneddoti, lasciavane cadere altresì al club senza farvi attenzione forse. Ed il direttore del Corsaire spigolava senza gridargli: guarda!

E gli è così, che la sventurata giovane malata passava nel dominio pubblico, per la noncuranza dell’uno, per la avidità di novelle della high-life dell’altro.

Ma era poi leggierezza, non curanza, quella del dottore conte di Nubo? Eh! eh!

Maud andò a letto, ma non chiuse palpebra per tutta la notte. Ella sollecitava più che mai il momento di volare presso suo marito, onde metter termine a questi odiosi rumori.

L’indomani, per buona ventura, il dì sorse bello, e Maud contemplò la vita al colore dei raggi del sole.

Ella si levò a mezzodì e passò nel suo boudoir.

Era quivi che la prendeva la sua colazione, prima di ricevere la scossa elettrica.

Ella mangiò quel mattino senza appetito, a causa della notte passata nell’insonnia.

Sarah trovolla più pallida, gli occhi velati, le orbite offuscate e più incavate. La non disse nulla, però, per non attristarla.

Maud s’impressionava sempre, apprendendo che l’andava più male. A venti anni! vedere, a venti anni, la morte che si avanza a passo lento, cauto, guardingo, da traditrice!...