Pagina:Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/286

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di Nesselrode, e di farlo pronunciare sulle intraprese del signor Thiers e del signor Guizot? Dietro questi informi, io mi reco alla Borsa e vi fo l’alto e basso. Mi vi mettono a partito — ve lo giuro! Io li forvio e smarrisco con delicatezza. Ma dò ordini a proposito, ed il père Claret mi adora come un dio. Il duca à perduto grosso ieri. L’ò visto rientrare un momento in casa, alle cinque, e mi aveva l’aria di un impiccato. Però l’è colpa sua.

— Come ciò?

— Il mattino egli era di cattivo umore, di cattiva grazia. È sempre così quando capita in visita il dottore di Nubo. Io aveva bisogno di farlo chiacchierare, perocchè io meditava un colpo di hausse alla Borsa. Io gli fo dunque, vestendolo, un nodo di cravatta mostruoso, con una punta che gli solleticava il naso e lo faceva starnutire. Guardandosi nello specchio, egli grida: Che diavolo ài tu affazzonato qui, idiota? Io rispondo: Mille scuse, eccellenza; oggi io non ò il capo a me. Mi lasciai tentare ieri sera, e diedi l’ordine al mio agente di cambio di comperarmi tre mila franchi, al rialzo.

— Non desolarti tanto, imbecille, perchè la tua sciocchezza potrebbe forse riescirti come tutte le sciocchezze.

— Era vero ciò ch’egli diceva?

— No. Ma io sollecitai a spicciarmi di lui per correre alla Borsa. Arrivai alle 2. Cerco il mio agente di cambio per dargli l’ordine, lo spio, ascolto, m’informo, interrogo... Che è, che non è? in cinque minuti i fondi avevan bassato di 3 franchi, in seguito ad un dispaccio ricevuto dal signor Rothschild sugli affari di Spagna! Il duca, come il dottore, avevano probabilmente giuocato al rialzo. Perocchè, per lo innanzi, il dottore veniva ad annasare le notizie e giuocava solo, ora giuocano insieme.

— Questa perdita sarebbe quindi ad aggiunger al debito di 150,000 franchi. Ma, a proposito: ài tu guardato per le carte cui avevo detto di scovrire?

— Pena perduta, madama. Io, ò frugato dappertutto ove ò potuto — anche nel suo scrittoio particolare. Non ò avuto il tempo di leggere tutte quelle cartacce — di cui una parte è anche in cifra. Ma il colpo d’occhio che vi ò gettato non mi à nulla fatto scovrire che si riferisca al matrimonio del re Taddeo IX. Tutti quelli scritti