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progetto alla Commissione riunita. Ciò detto, daremo un cenno dei disegni suddetti, anch’essi esposti nell’antisala, affinchè i signori Consiglieri possano apprezzarne il valore relativo, ed i nostri giudizi.


Progetto Martinucci.


Il pensiero fondamentale del piano ideato dal Signor Martinucci è l’apertura di tre strade principalissime, che divergendo, si dipartono dal piazzale innanzi alla Esedra di Termini. Dal quadrante dell’Esedra verso l’Esquilino una grande linea è diretta all’Anfiteatro Flavio; da quello verso il Quirinale un’altra linea va fino alla piazza del Vaticano, con coicidenza al suo asse ed al mezzo della Basilica. La via Nazionale poi che è nel centro dell’Esedra si prolunga in linea retta fino al colle Capitolino. Il pensiero è grandioso; ma quali difficoltà altimetriche non converrebbe affrontare per attuarlo? E quale dispendio enorme non cagionerebbe, tutto o quasi tutto in aumento della spesa per le opere del piano regolatore? Perchè è da notare, che quelle due nuove linee, a destra e a sinistra della Nazionale e il prolungamento di questa, ben poco conferiscono a soddisfare i più gravi bisogni della circolazione nella parte più popolosa della vecchia città. E quali distruzioni pure non converrebbe fare anche nei quartieri recentemente costruiti? Difatti bisognerebbe da una parte e dall’altra aprire due strade oblique a traverso le nuove fabbriche comprese fra via Viminale e la via Venti Settembre, distruggere l’edificio del Ministero