Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/117

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pagna, egli provvederebbe alla viabilità dei quartieri alti con uno stradone retto dalla piazza Vittorio Emanuele all’incrociamento della via degli Archi della Pilotta colla via dei Colonnesi, che ora è parte della via Nazionale. Come sia possibile da questo punto traversare in linea retta il monte, su cui stà il già convento di S. Silvestro al Quirinale, e ritrovarsi al piede della via dei Serpenti; come si acceda al Quirinale, come si traversi la via Urbana, è impossibile dedurle da una specie di profilo posto a fianco della pianta. La prosecuzione della via Nazionale è fatta dall’autore con un primo rettifilo dalla piazza del Gesù a Campo dei Fiori, senza darsi per inteso che demolisce mezzo Teatro Argentina. Un altro rettilineo va alla piazza della Chiesa Nuova; un altro infine va in Banchi, senza pensare che distrugge il Banco S. Spirito opera pregevolissima del S. Gallo. Vi è pure una strada dal Teatro di Marcello a Campo dei Fiori sul concetto, ma non sulla traccia di quella, che era segnata nel piano regolatore di massima dell’ufficio, e che la Commissione ha detto di ripetere in quello definitivo. In conclusione il progetto del Sig. Avv. Martinelli manca delle condizioni volute per essere preso in considerazione.


Progetto Barchesi e Bucciarelli


Questo progetto si propone l’apertura di un grande rettifilo nel mezzo della città. Autori ne sono i signori Marchesi e Bucciarelli; essi hanno tracciato una strada dal Quirinale al Gianicolo, traversando il Tevere a metà