Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/68

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pella può il resto conservarsi al culto; e in quanto al Palazzetto Lancellotti, coi disegni alla mano si vide, che senza toccare menomamente il cortile, e senza troppo scapito dell’architettura esterna, poteva racconciarsene il prospetto, riducendolo ad avere cinque finestre invece di sette, e riportando al centro la mostra del portone: sulla nuova linea poi in ritiro del fianco si riprodurrebbero le stesse decorazioni architettoniche ora esistenti. Così la via riuscirebbe di ampiezza sufficiente, cioè non minore di dodici metri.

Prendasi nota che la descritta arteria stradale in prosecuzione della via Nazionale, ha la lunghezza da Piazza Venezia al Ponte S. Angelo di metri 1500. E se si prende all’origine sua all’Esedra di Termini la lunghezza complessiva è di metri 3100.


Prosecuzione della via di Ripetta e della Scrofa

fino alla piazza di San Francesco a Ripa.


Via Nazionale col suo proseguimento divide la città da Levante a Ponente, fra l’Esedra di Termini e il Ponte S. Angelo: quella poi che andiamo a descrivere la divide nell’altro senso, cioè da Tramontana a Mezzodì fra la Piazza del Popolo e quella di San Francesco a Ripa, con una percorrenza di metri 2700. Sicchè le due strade tagliano in croce la vecchia città, e possono considerarsi come la base del provvedimento edilizio per la viabilità nell’interno e più popoloso abitato. La via di Ripetta fino a S. Luigi dei Francesi non subisce correzioni planimetriche, e solo sarà un