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20 | capitolo primo. |
a gridare “pazienza! pazienza!„ Quindi scese dal pulpito: “Le lassa andar avanti, le lassa, corpo de mi solo!„ — “Zitto, zitto, buoni, buoni!„ gridava Zaneto. Ma quando il prete, rosso come un gambero, abbaiò che non sapevano niente, no, niente; e che per il rifiuto dei Dessalle si era dibattuta da capo la quistione Zigiotti; e che per causa della Zigiotti “tin tun tan para martella i ga mandà tuto per aria„, allora gli altri si misero ad abbaiargli contro che senza il rifiuto Dessalle non sarebbe tornata in campo la questione Zigiotti e abbaiarono tanto forte che Zaneto diede un gran colpo di timone e voltò il discorso verso il naso del signor Carlino Dessalle. “L’ho visto una volta sola, ma un gran naso!„ “Non lo tocchi, marchese!„ esclamò l’uomo acido. “Tutto dev’essere perfetto a casa Dessalle; anche i nasi. Forestieri, marchese, gente che invita, gente che spende, signor mio! Adoriamoli, ungiamoli, lecchiamoli, andiamo in visibilio, andiamo in deliquio! Che distinti, che amabili, che cari, che spirito, che bellezza! Ella, marchese, mi parla del naso di lui, ma giurerei che qui si trova bello anche il naso di lei!„
“Peuh!„ fece don Serafino, come per dire che questo secondo naso non gli pareva poi tanto obbrobrioso.
“Ma sì, caro! Sente, marchese? Anche il clero!