Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/114

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Il Gudio riporta le due seguenti:1 ma siccome dice averle prese dal Ligorio, così sono sospette, e possono essere false.


M . FVFFIVS . M . F . SAB .
ALBANVS
EQ . ROM . PRAEF . FABR .
MVNIC. PITVLAN .
FECIT . ET . SIBI
ET FVFFIAE . TORQVATAE . SABINAE
VXORI . RARISSIMAE . ET
PIISSIMAE FEMIN .
L . D . D . D .
-----
M . PRAESIDIO . M . F . STEL.
POLLIANO . PITVL.
VETERANO . LEG . II . ITAL . ACCEPT .
ONESTA . MISSIONE . PRAEF . FABR.
CENTONAR . DENDROFOR.
PRAEFECTO . QVINQ . PATRONO . MVNI .
PITVL.
QVAESTORI . REIP . AESERN . III . VIRO
CAPIT . QVAESTORI . AERARII . PVB.
PATRONO . OPTIMO . OB MERIT.
ORDO P . L . D . D . D.


Dalle rovine di Pitulo ne venne il Castello di Piticchio, e Rocca Contrada. Era cosa più onorifica per questa l’assumere il nome di Alba, e di Pitulo, dalle rovine delle due quali Città è nata, che prendere quello di Arcevia. La Città di Alba formò porzione della Diocesi di Nocera dopo la sua distruzione e Pitulo formò porzione della Diocesi di Sinigaglia.

Affinchè poi non si dubiti, che il passo di Plinio vada corretto, come lo emendai, parlerò ora di Pitino Pisaurense, e di Pitino Mergente, e ricaverò la


  1. Pag. 134. n. 9. c. 137. n. 7.