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50 | Difetti delle |
da queste Leggi principalmente sieno scaturiti. E perchè niuno sia d’avviso, che una falsa prevenzione, o qualche irragionevole motivo, mi abbia a così sentire, e scrivere spinto, mi farò a dimostrare d’uno in uno i principali Difetti, dai quali io stimo, che siano derivati tanti malanni, e tante confusioni nel foro. E quì vuolsi preventivamente avvertire, che non intendo già di ampiamente trattare di tutti i Difetti delle Leggi Romane, poichè a ciò fare non un breve Discorso, qual ha da essere il presente, ma un’Opera apposta, e non punto mediocre richiederebbesi: ma il mio scopo si è di accennarne soltanto, e mettere in vista i più importanti, acciocchè s’incominci una volta a conoscere, che le Leggi Romane non sono poi quella maraviglia, che comunemente si crede.
I. Primieramente non si può già negare, che un grande, e rilevante difetto sia, quando scorretto, e guasto è il testo delle Leggi. Poichè allora non più come Leggi, ma unicamente come passi acconcj a dar dell’esercizio agl’interpreti riguardare si debbono. Ora ella è certissima cosa, che nel corpo del Gius lasciatoci da Giustiniano un indicibile numero di Leggi si trovano, le quali scorrettissime sono, ed hanno di emendazione bisogno. Egli è il vero, che questo non è un difetto, che si possa attribuire allo stesso Giustiniano: ma io non intendo quì di accennare solamente gli errori commessi dal Legislatore medesimo, poichè lo scopo mio si è di dimostrare, che l’uso delle Leggi Romane è pernizioso per i Difetti, che si trovano in esse, senza badare poi da qual parte quelli