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Pagina:Pilati - Ragionamenti intorno la legge naturale e civile, 1766.djvu/90

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86 Difetti delle

queste Leggi, dove la narrazione del fatto manca, e non sapendone essi abbastanza per ritrovare la vera spezie del caso supposto dall’autor della Legge, ne inventarono a posta loro di tali, che alle Leggi per essi spiegate non si quadravano nè punto, nè poco. Per lo che di molti imbrogli ed inezie fu arricchito lo studio legale: poichè molti di coloro, che vennero dopo di essi, e che queste belle narrazioni videro, le accolsero come tanti vangeli: e continuarono a fabbricarvi sopra anch’essi, ed a tirarne ogni sorta di sciocchissime conseguenze. All’incontro molti altri avendo voglia, o bisogno di opporsi alle invenzioni de’ primi, si misero con l’arco dell’osso ad impugnarle, e vennero fuori con le loro narrazioni, e supposizioni di casi molto differenti da quelli, che furono inventati dai primi Chiosatori. I secondi si tirarono dietro anch’eglino i suoi seguaci; e così dai loro capriccj, ed arzigogoli è provenuto un’altro buon numero di false dottrine. Molto bene al proposito di quello, che quì andiamo dicendo fanno le parole di Cristiano Enrico Eckard,1 il quale così si esprime: „Quanto per ricavare il vero senso della Legge importi, che la spezie del fatto sia conforme alle parole, ed al sentimento di quella, non l’hanno ignorato neppure gli stessi interpreti Accursiani. Poichè hanno posto tutto il loro studio a ritrovare, e mettere in veduta la spezie del caso, senza del quale persuasi erano, che non potevasi spiegare il sentimento della deci-

  1. in Hermaneut. Juris Lib. I. cap. 5. §. 195.

sio-