Vai al contenuto

Pagina:Pilati - Ragionamenti intorno la legge naturale e civile, 1766.djvu/94

Da Wikisource.
90 Difetti delle

esse quasi la metà delle Pandette. Ma io non credo, che cosa più sciocca, e più assurda potesse a coloro venire in capo, che quella di volerci proporre per Leggi le riposte dagli antichi Giuristi date sopra casi, e controversie tali, che da pure, e prette conghietture dipendono. „Queste quistioni, dice il Duareno1 non appartengono ai Giuristi, ma sibbene ai Gramatici, ai Dialettici, ed ai Rettorici. Un Giurisconsulto deve insegnare, quando, e come sia da osservare la volontà del disponente, posto che quella bastevolmente appaja. E questa è materia di Giure. Ma il ricavare la volontà dalle conghietture, non è un mistiere, che s’aspetti ad un Giurista, come io ho più largamente mostrato nello Scevola.“ Cajo ha per modo di esempio legato a Sempronio il suo argento. Quì nasce tra il Legatario, e gli eredi la quistione, se il testatore abbia anche voluto lasciargli la moneta d’argento, che si trova negli scrigni suoi? Un altro ha lasciato a Sempronio tutto il vino, che ha in cantina; resta da vedere, se gli abbia ancora voluto lasciare i vasi, dove riposto è il vino? Un altro ha venduto a Mevio le sue statue. Quì riman da vedere, se s’intendano anche venduti i piedestalli? Queste e somiglianti quistioni non si possono decidere con una legge generale, che faccia per tutti; poichè convien quì badare al costume dei testatori, e dei contraenti, alle loro maniere di parlare, all’usanza del paese, e ad altre sì fatte circostanze, che possono essere in-

  1. Ad L. Legata inutiliter 19. D. de Legat.

finite