Pagina:Piola - Lettere di Evasio ad Uranio.djvu/26

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persecuzione mossa a Ticone dal governo di Danimarca, per cui il grand’uomo spogliato delle sue rendite, allontanato dal suo soggiorno, violentato fin nei suoi proprii studi, finì esule e tapino nel migliore de’ suoi anni una vita tutta dedicata al bene de’ posteri; così via discorrendo. Metto in terzo luogo certe proposizioni sguaiate, che non corredate di prova, e accompagnate per lo più da qualche stizzosa parola, portano il marchio della calunnia e dell’ignoranza; a queste la migliore risposta è un semplice sentimento di compassione. Leggerai così in un saggio sulla storia delle matematiche, che da alcuni dotti „la società avrebbe potuto ritrarre i maggiori vantaggi, se la potenza ecclesiastica sempre intollerante, sempre armata di fulmine non avesse troppo spesso fermata, e compressa la loro carriera„; e poco dopo: „malgrado gl’inquisitori, malgrado i passi della Bibbia, ecc.„ Se non che l’astuta malizia d’esornare, d’ingrandire, di far vedere le cose dal loro aspetto più sinistro, di aggiungere circostanze false alla narrazione di qualche fatto, trovasi pur altrove, e non una sola volta praticata. Citerò la sola storia di quegli avvenimenti che travagliarono il Galileo, la quale delineata in cento scritti a neri e mentiti colori, se riducasi entro i suoi giusti termini,