Pagina:Piola - Lettere di Evasio ad Uranio.djvu/75

Da Wikisource.

69

che trovar dovrebbe gratitudine in ogni cuore, benedizione sopra ogni lingua, trova invece chi talvolta ne bestemmia a motivo dei mali, ch’ella permette nel mondo. Dall’antico Manicheo sino al moderno Deista la vista di questi mali divenne per colpa dell’uomo uno scandalo fatale; ed esso presumendo di assegnarne l’origine, cadde prima nella eresia, poi nella totale miscredenza. Se Dio è infinito nella sapienza e nella bontà, perchè mai nella fabbrica dell’universo frammischiò colle cose utili, e belle le deformi, e nocive? Perchè mai nascose il serpe fra i fiori? e pasce la tigre nella foresta? Perchè pose il cardo, e la cicuta vicino al frumento, e al cinamomo? Perchè mai permette, che desolata dalle grandini, sconvolta da’ terremoti, ammorbata dalle pestilenze, e da tant’altri flagelli oppressa sia quella terra, che Egli assegnò per abitazione alla sua prediletta creatura? Se Dio è saggio e giusto, perchè lascia talvolta l’iniquo assiso sopra il carro dorato, e il buono stramazzato nella polvere? Perchè toglie talvolta le forze del corpo a chi è tutto cuore per beneficare i suoi simili, e le concede a chi ne usa in violenze, e in assassinii? Ecco le querele degli irriverenti mortali; ecco presso a poco quelle domande, onde il patriarca degli increduli pirronisti nel dizionario