Pagina:Piperno - Della superstitiosa noce di Benevento.djvu/17

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4 Della Noce di Benev.

Gostante à Benevento; ne circondò la Città da per tutto con succedere quasi giornalmente leggieri scaramuzze fra Beneventani, et Imperiali; et ancorche questi facessero tutto il loro sforzo per sorprenderla; ad ogni modo i lor disegni più volte riuscirno vani, difendendosi quei di dentro molto valorosamente con la speranza del prossimo soccorso, che da Lombardia dal Rè Grimoaldo aspettavasi, et in cotal guisa si continuò per molti mesi; Ma alla fine cominciandosi à sentire nella Città non poca scarsezza de viveri, poiche ne era poco provista, come di sopra dicemmo; e per l’ampiezza di essa sendo all’hora di quarantamila fuochi, come si hà da una antica numeratione della Corte Arcivescovale; e però come Città grande non potea sostener lungo assedio; alche si aggiungea lo haver dentro le mura uno esercito, naturalmente noioso; onde per tutte queste cause si cominciava à scorgere ne’ Cittadini alcun sentimento di volersi rendere à patti; Dal che fare erano distolti dal Duca Romualdo, et altri Nobili della Città col porre loro avanti gli occhi lo esempio di Lucera