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Pagina:Piperno - Della superstitiosa noce di Benevento.djvu/51

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38 Della Noce di Benev.

era con confusione, e contro gli ordini, che in ciò soglion tenersi; Finiti i balli si preparò una lautissima mensa, dove essendo introdotto il marito dalla moglie, ottenutane prima dal maledetto Satanasso licenza, mentre mangiava oservò che le vivande erano insipide, onde più volte chiese del sale, e tardando à venire con maggiore ardenza seguitò à chiederlo, et essendo finalmente venuto disse queste formate parole, Hor lodato sia Dio pure venne questo sale, et havendo ciò detto, ad un tratto sparì il tutto, nè vi restò niuno di quella gran turba, che prima vi si vedea, et estinguendosi i molti lumi, che prima vi si vedenano; quel povero huomo si ritrovò solo, all’oscuro, e nudo sotto un arbore di Noce nel territorio Beneventano in luogo freddissimo, avvengache quello superstitioso luogo è in una pianura vicino il fiume Sabbato, dove per l’humidità del fiume, e per le vicine colline, che la detta pianura da per tutto circondano vi è molto freddo, che però disse il Grillando in detto luogo queste formate parole, Stetitquae sub illa frigidissima Nuce Beneventana per totam