lungi dal Castello di Casalnuovo, che è del dominio Beneventano, ritrovasi il luogo dove stava la Noce superstitiosa antica, che fin da’ tempi di San Barbato Vescovo di questa Città, e regnando in essa il Serenissimo Romualdo VI. come nella prima parte si disse) fù da’ fondamenti sradicata, è questo luogo nell’ampio, e ricco podere del Signor Francesco di Gennaro nobile Beneventano, e che sij quel luogo dell’antica Noce, della quale si disse, si hà per antica traditione de’ nostri maggiori, e per le confessioni d’alcune streghe, come stà dedotto nel trattato latino cap. 5, e dee notarsi come ivi si disse, che questa Noce superstitiosa in detto luogo facilmente dopò dovette pullulare, come l’accenna l’inscrittione in quello; ET OB SVPERSTITIONEM DEINDE REGERMINANTEM, e da noi si è osservato, che circa quella contrada vi è un altra grandissima arbore di Noce concava in modo, che dentro vi capono trè huomini, e sotto di quella al spesso si ritrovano ossa di carne fresche, et altri segni, che danno non poco sospetto, che in essa ancora si radunano