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106 Luigi Pirandello

poi, che riescono a imporre? Parole! parole che ciascuno intende e ripete a suo modo. Eh, ma si formano pure così le così dette opinioni correnti! E guaj a chi un bel giorno si trovi bollato da una di queste parole che tutti ripetono! Per esempio: «pazzo!» — Per esempio, che so? — «imbecille»! — Ma dite un po’, si può star quieti a pensare che c’è uno che si affanna a persuadere agli altri che voi siete come vi vede lui, a fissarvi nella stima degli altri secondo il giudizio che ha fatto di voi? — «Pazzo» «pazzo»! — Non dico ora che lo faccio per ischerzo! Prima, prima che battessi la testa, cadendo da cavallo.... (S’arresta d’un tratto, notando i quattro che si agitano, più che mai sgomenti e sbalorditi). Vi guardate negli occhi? (Rifà smorfiosamente i segni del loro stupore) Ah! Eh! Che rivelazione? — Sono o non sono? — Eh via, sì, sono pazzo! (Si fa terribile) Ma allora; perdio, inginocchiatevi, inginocchiatevi (li forza a inginocchiarsi tutti a uno a uno): Vi ordino di inginocchiarvi tutti davanti a me — così! E toccate tre volte la terra con la fronte! Giù! Tutti, davanti ai pazzi, si deve stare così! (Alla vista dei quattro inginocchiati si sente subito svaporare la feroce gajezza, e se ne sdegna) Su, via, pecore, alzatevi! — M’avete obbedito? Potevate mettermi la camicia di forza.... — Schiacciare uno col peso d’una parola? Ma niente! Che è? Una mosca! — Tutta la vita è schiacciata così dal peso delle parole! Il peso dei morti! — Eccomi qua: potete credere sul serio che Enrico IV sia ancora vivo? Eppure, ecco,