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Ora perchè mai, circa un mese dopo, Malagna picchiò, furibondo, la moglie, e, con la schiuma ancora alla bocca, si precipitò in casa mia, gridando che esigeva subito una riparazione perchè io gli avevo disonorata, rovinata una nipote, una povera orfana? Soggiunse che, per non fare uno scandalo, egli avrebbe voluto tacere. Per pietà di quella poveretta, non avendo egli figliuoli, aveva anzi risoluto di tenersi quella creatura, quando sarebbe nata, come sua. Ma ora che Dio finalmente gli aveva voluto dare la consolazione d’avere un figliuolo legittimo, lui, dalla propria moglie, non poteva, non poteva più, in coscienza, fare anche da padre a quell’altro che sarebbe nato da sua nipote.
— Mattia provveda! Mattia ripari! — concluse, congestionato dal furore. — E subito! Mi si obbedisca subito! E non mi si costringa a dire di più, o a fare qualche sproposito!
Ragioniamo un po’, arrivati a questo punto. Io n’ho viste di tutti i colori. Passare anche per imbecille o per... peggio, non sarebbe, in fondo, per me, un gran guajo. Già — ripeto — son come fuori della vita, e non m’importa più di nulla. Se dunque, arrivato a questo punto, voglio ragionare, è soltanto per la logica.
Mi sembra evidente che Romilda non ha dovuto far nulla di male, almeno per indurre in inganno lo zio. Altrimenti, perchè Malagna