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gli si era abbandonata per virtù d’amore. Forse in altre condizioni, sì, lo avrebbe amato; non ora che, nello scompiglio dell’improvvisa caduta, s’aggrappava a lui come un naufrago s’aggrappa ad un altro, senza probabilità di scampo, disperatamente.

Come uscirne?

— “Vorrà venire con me a Roma?„ — pensava l’Alvignani.

Egli ne sarebbe stato contento. Ma, e la madre? la sorella? Insieme con lei? Nessuna difficoltà, da parte sua. Ma come proporglielo? Ella si mostrava così altera.... e certo non avrebbe voluto piegarsi alla condizione ch’egli poteva offrirle. Questa, e non altra. Che cosa infatti avrebbe potuto fare per lei? Era pronto a tutto: aspettava un cenno.

Così pensando, l’Alvignani credeva proprio di non aver nulla a rimproverarsi.

— Ti stanco, è vero? — gli domandava ella amaramente. — Tu pensi a partire....

— Ma no, Marta! Donde lo argomenti? Mi giudichi male.... Tranne che tu non voglia venire con me....

— Con te? Se fossi sola! Vedi intanto che è vero che tu pensi a partire?

Gregorio si stringeva ne le spalle. Sospirava.

— Se non vuoi capire ciò che ti dico! Sono