Pagina:Pirandello - Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Firenze, Bemporad, 1925.djvu/60

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voglia prendere alfine, dove può, una boccata d’aria.

E se fosse proprio il contrario? Se per respirare, per aver quell’ajuto ch’io ho detto più sù, ella si fosse accostata ai primi, e invece d’averne quel respiro, quell’ajuto che sperava, nessun respiro e nessun ajuto avesse avuto da loro, ma anzi un dispetto e una nausea più forti, perchè accresciuti ed esacerbati dal disinganno, e anche da quel certo sprezzo che sente per i bisogni dell’anima altrui chi non vede e non cura se non la propria ANIMA, così, tutta in lettere majuscole? Nessuno lo sa; ma di queste «canagliate» possono essere ben capaci coloro che più si stimano da sè e son dagli altri stimati superiori. E allora... allora meglio la canaglia che si dà per tale, che se ti attrista, non ti delude; e che può avere, come spesso ha, qualche lato buono e, di tratto in tratto, certe ingenuità, che tanto più ti rallegrano e ti rinfrescano, quanto meno in loro te le aspetti.

Il fatto è, che da più d’un anno la Nestoroff è con l’attore siciliano Carlo Ferro, anch’esso qui scritturato alla Kosmograph: ne è dominata e innamoratissima. Sa quello che da un tale uomo ella si può aspettare, e non gli chiede altro. Ma pare che abbia da lui assai più di quanto gli altri possano figurarsi.

Ragion per cui, da qualche tempo in qua, mi sono messo a studiare con molto interesse anche lui, Carlo Ferro.