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— Ma se non hai voluto fare mai niente!
— Già. Ma non per leggerezza, veda. Anzi, al contrario! Mi ci affondavo troppo. E non si riesce a nulla, creda, affondandosi troppo in qualsiasi cosa. Si vengono a fare certe scoperte! Leggermente però, le assicuro che il medico, l’avvocato o, se Dida preferisce, il professore, potrei farlo benissimo. Basta che mi ci metta. —
Paonazzo dalla violenza che faceva su se stesso per starmi a sentire, a questo punto scappò via. O schiattava. Gli corsi dietro, gridando:
— Ma no, ma senta, ma dando via i danari di mio padre, ma sa che popolarità! Mi potrebbero anche eleggere deputato: ci pensi! Se a Dida piacesse, e anche a lei: il genero deputato... Non mi ci vede? non mi ci vede? —
Se n’era già scappato via, urlando a ogni mia parola:
— Pazzo! Pazzo! Pazzo! —
§ 5. Io dico, poi perchè?
Il tono era di scherzo, non nego, per via di quel maledetto estro. E poteva anche parere ch’io parlassi con molta fatuità: lo riconosco. Ma le proposte di un Gengè medico o avvocato o professore e perfino de-