Pagina:Pirandello - Uno nessuno e centomila, Milano, Mondadori, 1936.djvu/80

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giornata una scioperata vita in fondo, benchè piena di curiosi pensieri vagabondi; e no, e no: potevo essere per me uno qualunque, ma per gli altri no; per gli altri avevo tante sommarie determinazioni, ch’io non m’ero date nè fatte e a cui non avevo mai badato; e quel mio poter credermi un uomo qualunque, voglio dire quel mio stesso ozio, che credevo proprio mio, non era neanche mio per gli altri: m’era stato dato da mio padre, dipendeva dalla ricchezza di mio padre; ed era un ozio feroce, perchè mio padre...

Ah, che scoperta! Mio padre... La vita di mio padre...


§ 3. Le radici.


M’apparve. Alto, grasso, calvo. E nei limpidi quasi vitrei occhi azzurrini il solito sorriso gli brillava per me, d’una strana tenerezza, ch’era un po’ compatimento, un po’ derisione anche, ma affettuosa, come se in fondo gli piacesse ch’io fossi tale da meritarmela, quella sua derisione, considerandomi quasi un lusso di bontà che impunemente egli si potesse permettere.

Se non che, questo sorriso, nella barba folta, così rossa e così fortemente radicata che gli scoloriva le gote, questo sorriso sotto i grossi baffi un po’ ingial-