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PREFAZIONE XVII


Le note illustrative di voci antiche esistenti nel dialetto tolsi, perchè non rispondenti del tutto all’indole della Raccolta ed alla sobrietà di erudizione che mi sono sempre imposta; le note illustrative di voci e modi di dire accrebbi sì nel testo, dove mi premeva spiegare il movimento del canto, e sì nel Glossario, che pur ritoccai largamente. Le note poi di riscontri fra i canti siciliani ed i canti d’altre parti d’Italia e fuori soppressi del tutto. Nel 1870, quando le raccolte di canzoni si contavano sulle dita delle mani, i paralleli eran facili; adesso che le raccolte non si contano più, un lavoro siffatto è d’una difficoltà straordinaria. Del resto si è tanto abusato di riscontri, che forse il miglior partito è quello di non farne nessuno fino a che un bravo conoscitore della materia non venga a dare un’opera, basata se non su tutto quanto si conosce, almeno sulla parte maggiore e principale di esso.

Giova finalmente avvertire che nelle Melodie popolari siciliane, che vanno in calce al II° volume, ho sostituito col Canto di Natale (n. 17) la Canzona araba che io aveva recata nella prima edizione.

Ed ora auguro all’opera mia la fortuna de’ suoi primi tempi, grato del molto bene che di essa dissero pubblicamente il Cantù, il Tommaseo, il D’Ancona, il Salomone-Marino, il Capuana, il Lombroso, il Di Martino, il Pardi, G. Paris, Th. de Puymaigre, M. Monnier, Milá y Fontanals, Félix Liebrecht, Ad. Tobler, Gh. Marelle, W. F. Bergmann, W. R. S. Ralston ed altri.

Palermo, 19 Marzo 1891.

G. Pitrè