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XII.
Socrate. Ora lo sapremo meglio, ora, o bravo uomo. Perchè, pensaci anche tu un poco: il santo s’ama dagl’Iddii perchè è santo? o è santo perchè s’ama?
Eutifrone. Non ci si capisce.
Socrate. Farò di parlar più chiaro. Noi, per esempio, diciamo: portato e portante, condotto e conducente; ora queste e tutte l’altre locuzioni simili intendi che son diverse, e perchè son diverse?
Eutifrone. A me par d’intendere.
Socrate. Or l’amato è qualcosa diversa dall’amante?
Eutifrone. Come no?
Socrate. E dimmi: il portato è portato perchè si porta, o per altra ragione?
Eutifrone. No, per codesto.
Socrate. E il condotto è condotto perchè si conduce? e il veduto è veduto perchè si vede?
Eutifrone. Certo.
Socrate. Non adunque il veduto perchè è veduto si vede, ma, al rovescio, perchè si vede è veduto; non il condotto perchè condotto si conduce, ma perchè si conduce per cotesto è condotto. In somma intendi quel che io vo’ dire? vo’ dire che se cosa si genera, o patisce accidente alcuno, non perchè generata si genera, non perchè paziente patisce; ma sì perchè si genera è generata, e perchè patisce è paziente: convieni tu?