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Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/176

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sin nei roveti sulla riva dello stagno. Sul proprio cavallo egli buttò di traverso il cadavere del Sig. Shuttleworthy, e lo portò a un nascondiglio sicuro, molto lontano traverso i boschi.

Il panciotto, il pugnale, il portafogli, e la palla li aveva messi lui là dove erano stati trovati, nell’intento di vendicarsi del Sig. Pennifeather. Egli aveva anche contribuito alla scoperta del fazzoletto e della camicia macchiata di sangue.

Verso la fine dell’agghiacciante racconto, le parole dello sciagurato colpevole mancarono e divennero rauche. Quando la confessione fu infine esaurita, egli si alzò, si staccò barcollando dal tavolo, e cadde all’indietro — morto.

I mezzi coi quali questa confessione, giunta in un momento così singolarmente opportuno, venne estorta, erano in realtà molto semplici, sebbene efficaci. L’eccessiva franchezza del Sig. Goodfellow mi aveva disgustato, e messo in sospetto sin dal principio. Ero presente quando il Sig. Pennifeather l’aveva colpito, e l’espressione diabolica che in quel momento aveva preso il suo viso, sebbene fuggitiva, mi aveva fatto certo che non appena possibile la sua minaccia di vendetta sarebbe stata rigidamente mantenuta. Ero dunque disposto a considerare