Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu/67

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Nè egli s’accorse, neanche un solo istante, di essere tenuto di vista: visitò l’una dopo l’altra tutte le botteghe, ma non negoziò fil di roba, non disse ette, — gettava soltanto sopra ogni oggetto uno sguardo fisso, spaventato, vuoto. Invero io mi sentiva prodigiosamente meravigliato della sua condotta; per cui tenacissimamente risolvetti di non più abbandonarlo, se non avessi prima compiuto ogni mio studio sopra di lui.

Quand’ecco il più vicino orologio battere sonoramente undici ore, — e allora ognuno a lasciare in gran fretta quel ricco bazzarre. Sei non che, nel chiudere d’un’imposta, avendo un bottegaio urtato del gomito nell’uomo misterioso, istantaneamente notai che un brivido violento lo ebbe assalito in tutta la persona. Precipitossi nella strada, — in un baleno guardossi ansio ansio d’attorno, quindi, con incredibile, prestezza, trascorse varie strade rimote, tortuose e deserte, sino a che di nuovo ci trovammo nella via primitiva, là donde eravamo partiti, — la strada dell’albergo D.... Ma questa aveva mutato d’aspetto intieramente; però i becchi del gaz brillavano sempre, la pioggia cadeva diluviando, e solo qualche passante qua e là a sgusciare ed a correre.

Lo sconosciuto si fe’ pallido pallido, e, d’un’aria di sepolcro, procedette d’alquanti passi in quella via poc’anzi tanto popolosa; quindi, dato un profondo sospiro, piegò, nella direzione del fiume, e, ficcandosi in un labirinto di stradicciuole tristi e rimote, giunse infine sulla piazza d’uno dei principali teatri. Essendo l’ora della chiusura, le persone ne uscivano in fretta, e s’allontanavano. E l’uomo misterioso parve, aprendo la bocca, anelar