Vai al contenuto

Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/225

Da Wikisource.

l’intelligenza 219


     La reina pugnava e le donzelle, 279
molto faceano a’ Greci gran dannaggio;
dipinto v’è la valentia di quelle:
parea ciascuna un pro’ leon salvaggio;
faceano a’ Greci spander le budelle;
Pantassalea col su’ ricco barnaggio,
sovente con Pirrusso s’affrontava:
chi delle lor saette una provava,
incontanente volgeva ’l visaggio.

    Èvi come la nobile regina, 280
pugnando con Pirrusso molto forte,
come fortuna le si volse ’n pena:
d’una spada Pirrusso le diè morte;
onde Priàno e’ suoi gran duol dimena.
Piangevan le donzelle sue accorte;
de le battaglie allor si dipartiero,
e le pulcelle in lor regno ne giero,
e i Troian tenner poi chiuse le porte.

    Èvi dipinto come i traditori 281
di Troia ordinaro il tradimento:
il re di Tracie e Ulizesse di fuori,
Diomedesse fu con lor contento;
Eneasse fu dentro e Antinori,
Pollidamasse fu al consentimento;
e di que’ d’entro fu ’l conte Dolone,
di Garil duca e di Troia leone,
salve le robe loro e ’l loro argento.

    Èvi dipinto un nobile cavallo, 282
che’ Greci fecer grande e ismisurato;
e fu di fusto né non di metallo,
e di fin auro era tutto piastrato;
entraro in nave e nel campo lasciârlo,