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il fiore 279

XCVI

Falsembiante.

     «L’undici milia vergini beate
che davanti da Dio fanno lumera,
in roba di color ciaschedun’era
4il giorno ch’elle fur martoriate:
non ne furo per ciò da Dio schifate.
Dunque chi dice che l’anima pera
per roba di color, giá ciò non chera,
8ché giá non fiar per ciò di men salvate:
     ché ’l salvamento vien del buon coraggio;
la roba non vi to’ né non vi dona.
11E questo sí de’ creder ogne saggio,
che non sia intendimento di persona
che que’ che veste l’abito salvaggio
14si salvi, se non ha l’opera bona.»

XCVII

Falsembiante.

     «Chi della pelle del monton fasciasse
il lupo e tra le pecore il mettesse,
credete voi, perché monton paresse,
4che de le pecore e’ non divorasse?97-4
Giá men lor sangue non desiderasse,
ma vie piú tosto ingannar le potesse.
Po’ che la pecora nol conoscesse,
8se si fuggisse, impresso lui n’andasse.
     Cosí vo io mi’ abito divisando
ched i’ per lupo non sia conosciuto,
11tutto vad’ io le genti divorando;
e, Dio merzé, i’ son sí proveduto
ched i’ vo tutto ’l mondo oggi truffando,
14e sí son santo e prod’uomo tenuto.»