Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/98

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92 poemetti allegorico-didascalici

     130Cotal è buona coppia;
ch’amico di parole
mi serve quando vole,
e non ha fermamento,
se non come lo vento.

II

     135Or, che ch’i’ penso o dico,
a te mi torno, amico,
Rustico di Filippo,
di cui faccio mio ceppo.
Se teco mi ragiono,
     140non ti chero perdono;
ch’io non credo potere
a te mai dispiacere;
ché la gran conoscenza,
che ’n te fa risedenza,
     145fermat’a lunga usanza,
mi dona sicuranza
com’io ti possa dire
e per detto ferire.
E ciò che scritto mando,
     150è cagion a dimando
che ti piaccia dittare
e me scritto mandare
del tuo trovato adesso.
Ché ’l buon Palamidesso
     155mi dice, ed hol creduto,
che se’ ’n cima saluto,
ond’io me n’allegrai.
Qui ti saluto ormai;
e quel tuo di Latino
     160tien per amico fino
a tutte le carrate,
che voi oro pesate.