Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/76

Da Wikisource.
64


     69Or canta meco un po’ del dolce regno,
Erato bella, che ’l nome hai d’amore;
Tu sola, benché casta, puoi nel regno
Secura entrar di Venere e d’Amore;
Tu de’ versi amorosi hai sola il regno,
Teco sovente a cantar viensi Amore;
E, posta giù dagli omer la faretra,
Tenta le corde di tua bella cetra.

     70Vagheggia Cipri un dilettoso monte,
Che del gran Nilo e sette corni vede
E ’l primo rosseggiar dell’orizonte,
Ove poggiar non lice al mortal piede.
Nel giogo un verde colle alza la fronte,
Sotto esso aprico un lieto pratel siede,
U’ scherzando tra’ fior lascive aurette
Fan dolcemente tremolar l’erbette.

     71Corona un muro d’or l’estreme sponde
Con valle ombrosa di schietti arbuscelli,
Ove in su’ rami fra novelle fronde
Cantano i loro amor soavi augelli.
Sentesi un grato mormorio dell’onde,
Che fan duo freschi e lucidi ruscelli,
Versando dolce con amar liquore,
Ove arma l’oro de’ suoi strali Amore.