Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/87

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     102Questa con ambe man le tien sospesa
Sopra l’umide trezze una ghirlanda
D’oro e di gemme orientali accesa,
Questa una perla alli orecchi accomanda;
L’altra al bel petto e’ bianchi omeri intesa,
Par che ricchi monili intorno spanda,
De’ quai solien cerchiar lor proprie gole,
Quando nel ciel guidavon le carole.

     103Indi paion levate inver le spere
Seder sovra una nuvola d’argento:
L’aier tremante ti parria vedere
Nel duro sasso, e tutto il cel contento;
Tutti li dei di sua biltà godere,
E del felice letto aver talento:
Ciascun sembrar nel volto meraviglia,
Con fronte crespa e rilevate ciglia.

     104Nello estremo, se stesso el divin fabro
Formò felice di sì dolce palma,
Ancor dalla fucina irsuto e scabro,
Quasi obliando per lei ogni salma,
Con desire aggiugnendo labro a labro
Come tutta d’amor gli ardessi l’alma:
E par vie maggior fuoco acceso in ello,
Che quel ch’avea lasciato in Mongibello.