Pagina:Poemetti italiani, vol. V.djvu/241

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L’Irico fu dotto Teologo, valente Oratore, buon Poeta, eruditissimo storico, ed antiquario.

Moltissime sono le opere inedite ch’egli lasciò morendo, fralle quali, la famosa sui riti Ambrosiani che conservasi nella succennata Biblioteca, e la storia tipografica di Trino. Le stampate più rinomate sono ha storia di Trino, le dissertazioni sopra S. Oulerio Abate sul culto di S. Evasio Vescovo di Casale, il codice di Celso illustrato, la pubblicazione del sacro codice degli Evangeli di S. Eusebio con eruditissime note illustrato, e di cui fu detto: scire piget post tale decus quid fecerit ante.