Pagina:Poemetti italiani, vol. VII.djvu/238

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Progettò quindi uno stabilimento di commercio a vantaggio de’ due stati, che venne, siccome utilissimo, approvato, ed a due suoi fratelli in compagnia di altri negozianti Milanesi appoggiato.

Fra i nostri concittadini amò con particolare predilezione il rinomato conte Durandi di Villa, ed il Canonico Gian-Francesco Guenzi, ed allorchè venne meno questo insigne nostro Professore d’eloquenza il Soresi diè publico, e lodevole saggio della sua amicizia per lui con una raccolta di rime da esso promossa, e stampata in Milano dall’Agnelli nel 1753., alla quale concorsero li più rinomati scrittori di que’ giorni. Fra questi basterà l’accennare l’Abate Parini, il Conte Verri, l’Abate Passeroni, il Canonico Guttierez, il P. Vai.

Molte altre raccolte contengono prove del poetico talento, che aveva dalla natura sortito. Fu pure autore d’alcune novelle leggiadramente dettate, e di parecchi saggi in prosa, fra cui meritano distinta menzione una dissertazione stampata in Milano sull’educazione del minuto popolo non meno, che il saggio ivi pure da lui publicato sulla necessità, e facilità d’ammaestrar le fanciulle. Quanti mali sì privati, che publici dalla trascurata educazione del volgo, e