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IL VASO DI PANDORA


POEMETTO


DI


MARIA FORTUNA


DA CORTONA



Musa cantiam l'urna fatale, e i mali,
Che uscir da quella ad inondar la terra
Per la vendetta del Tonante, ch'ebbe
A sdegno troppo il memorando furto
5Della fiamma celeste: al rostro in preda
D'Augel rapace il tristo cor si vide
Dell'ardito Garzon: pianser le Ninfe
Per la pietà dell'infelice oggetto,
E nell'antro natìo s'ascoser tutte:
     10Pieni d'ira gli Dei per tanto scempio
Giove mirar con torbido sembiante,
E minaccioso: non è sol fra' Numi,
Dissero, atto a donare e moto, e vita
All'inerente materia il figlio ingrato
15Del tradito Saturno; abbiam possanza