Pagina:Poemi conviviali (1905).djvu/145

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la madre 125

«Mia creatura, non lo feci apposta
io, a morir così d’un subito, io
io, a non dirti che non era nulla,
ch’era per gioco... Vieni su: perdona!»


     E Glauco ascese. E poi la madre e il figlio120
vennero ancor dalla palude in terra,
l’una a soffrire, e l’altro a far soffrire.