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Pagina:Poesie (Carducci).djvu/121

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juvenilia 95


XLVI.

GIOVAN BATTISTA NICCOLINI


Tempo verrà che questa madre antica
A gli esempli che fûr levi la fronte
E nostre terre per virtú già conte
4Tenga una gente di virtude amica.

Or tra’ due mari e da Pachino al monte
Sola un’oblivïone i petti implíca,
Né questo molle cielo alma nodrica
8Che a’ suoi padri o con sé mai si raffronte.

Che te laudassim noi, plebi assonnate
Tra un fiottar lento d’incresciosi carmi,
11A te saría vergogna ed a noi danno.

O beati i nepoti! in mezzo a l’armi
Te di giorni miglior ben degno vate
14Con Dante e con Vittorio invocheranno.