Pagina:Poesie (Carducci).djvu/216

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190 juvenilia


Ma deh prima il catasto
Insegnategli e la negromanzia,
17Che non la storia e la geografia.

Questa è una cosa ria,
Questo è razionalismo di quel fino:
20Contentisi il ragazzo al Bellarmino.

Oh che giovin divino,
Se di nulla mai chieggavi ragione
23Credendo tutto a tutte le persone!

E creda anche al forcone
Di Satanasso o ver di Lucibello
26E a le penne de l’agnol Gabriello,

Ed a lo spiritello
O spiritelli che vengano a schiere
29E al dïavolo grande e a le versiere,

E che le fattucchiere
Piglin forme di cagne o vuoi di gatte
32Ed a tant’altre autorità sí fatte.

E cosí si combatte
In pro’ de’ nostri italïani vecchi,
35E questo è il classicismo dì parecchi!