Vero è ben: qui non sorgesti
A l’omaggio de i vassalli,
Giú squillando per le valli 20L’alto cenno del signor;
Né tornei ferir vedesti
Né d’amore adunar corti,
E lodar le belle e i forti 24Non udisti il trovator.
Una plebe di potenti
Qui giurossi al franco stato,
E il barone spodestato 28Si raccolse tra gli artier,
Quando sursero portenti
Da le sete e da le lane,
E le logge popolane 32Vider Giano e l’Alighier.25
Ma la luce che a te intorno
Novamente arde e sfavilla,
E da Susa fino a Scilla 36Trae le nostre anime a te,
Nel desio d’un piú bel giorno
Che, cessati i duri esigli,
La gran madre unisca i figli 40Sotto il nome del tuo re;