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Pagina:Poesie (Carducci).djvu/271

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juvenilia 245


Come il turpe avvoltoio ripara,
Franto l’ali dal turbine, al covo,
E ne l’ozio inquïeto prepara
20Pur li artigli la fame ed il vol;
     Vergognando il pericolo novo
La barbarie le forze rintégra,
Ne le insidie la speme rallegra,
24Pria li spirti quindi occupa il suol.

Or su via! Fin che il truce signore
Tien sol una de l’itale glebe
E de’ regi custodi il terrore
28Tra l’Italia e l’Italia interpon;
     Fin che d’Austria e Boemia la plebe
Si disseta di Mincio e di Brenta,
E il cavallo de l’Istro s’avventa
32Dove al passo confini non son;

Fino al dí, verdi retiche vette,
Che su voi splenda l’asta latina;
Sciagurato chi pace promette,
36Chi la mano a la spada non ha!
     Presto in armi! l’antica rapina
Ceda innanzi a l’eterno diritto!
Come Amazzoni ardenti al conflitto.
40Presto in armi le cento città!