Pagina:Poesie (Carducci).djvu/283

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juvenilia 257

di Ph. Desportes Nuict jalouse nuict.... e su la canz. viii p. i di T. Tasso Chi di mordaci....

XXIX) Di Cassio [a pag. 65] sappiamo da Plutarco, nella vita di Bruto, che era epicureo e buon compagno.

XXXI) Traduzione o imitazione dal Basium II di Giovanni Secondo.

XXXII) Fatta veramente su ’l motivo d’antico poeta cinese, Kaokiti; il cui canto può vedersi tradotto nella Storia universale di Cesare Cantú (Letteratura, vol. I, p. 372: Torino, Pomba, 1841).

XXXIII) È una santa proteggitrice, come chi dicesse una indigete, della terra di Santa Maria a monte nel Valdarno inferiore; ove nacque nel 1187 da un Giuntini cavaliere e da una Ghisilieri di Bologna e morí nel 1231.

XXXIV) Per gli ultimi versi [pag. 80] ognun ricorda che la Commedia di Dante fu alcuna volta letta al popolo in Santa Maria del fiore.


LIBRO III


XLII) v. 9. Accenna alle parole del Voltaire: Vorrei intitolare le vostre commedie L’Italia liberata dai Goti [lett. a C. G., 24 sett. 1760].

LVI) È risposta per le stesse rime a un sonetto che mi fu indirizzato nel 1856 e che fu stampato in un volume di Liriche [Pisa, Nistri, 1862], ove sono di bei pezzi poetici. Ecco il sonetto:

     Carducci, è suono d’armonia guerriera
Quel che ti freme ne l’ardente core.
Che pur le dolci fantasie d’amore
Veste di forma rigida e severa.